Massi & Mino, la forza gentile del cambiamento

Dai social al libro, la storia che ha commosso l’Italia arriva per la prima volta nelle Marche per l’apertura di ‘Aperistorie’
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Venerdì 23 maggio lo Chalet Nina di Campofilone (FM) ospita il primo appuntamento della rassegna culturale Aperistorie, organizzata dall’Associazione Culturale La Decima in collaborazione con lo Chalet Nina.

Ospiti d’eccezione della serata saranno Massimiliano Simari e il suo inseparabile cane Mino, protagonisti del libro Mino, cane fortunato (ed. Rizzoli), recentemente presentato anche alla Camera dei Deputati.
Il libro, per la prima volta presentato nelle Marche, parla di cura, ascolto e riscatto. La storia di Massimiliano e Mino, è infatti un inno alla cura e alla possibilità di salvarsi insieme. Pagina dopo pagina, Mino, cane fortunato racconta molto più di un’amicizia tra un uomo ed un cane American Bully, tanto che la loro storia si fa una preziosa testimonianza di come, nella vita, un legame autentico possa trasformare la fragilità in riscatto personale, e generare bellezza da condividere.

Con oltre 6,9 milioni di follower su TikTok e quasi 3 milioni su Instagram, Massi e Mino sono diventati, in breve tempo, un punto di riferimento per migliaia di persone, sempre più attratte da ogni post che svela un rapporto fuori dagli schemi capace di generare empatia e riflessione in chi li segue.
Massimiliano Simari, cresciuto in un ambiente difficile, da adolescente ha commesso errori pagati con la reclusione in un carcere minorile e l’accoglienza in una comunità di recupero. Mino, appartiene ad una delle razze canine più erroneamente associate a comportamenti aggressivi. Un uomo e un cane, accomunati dal rischio di essere figli di pregiudizi nichilistici, che contrariamente, nella reciprocità di un rapporto sano, edificano il bene e lo promuovono.

Quello di Massi e Mino, è un incontro che ricorda al lettore, quanto è bello e prezioso riscoprire la tenerezza, la dignità, e anche la fragilità, fuori da ogni stereotipo. Nel tempo che siamo chiamati a vivere, fondato sulla corsa, disattenzione e individualismo, l’opera si traduce in un invito a rallentare, quasi a fermarsi, e cogliere l’opportunità per riscoprire l’empatia, l’ascolto, l’accoglienza reciproca.

Una testimonianza semplice e potente che, nella cornice informale e aperta di Aperistorie, trova il terreno ideale per parlare al cuore di ognuno, senza filtri. Un confronto, impreziosito dall’intervento della psicologa clinica Anna Bruti che interverrà su come le relazioni autentiche promuovano il benessere emotivo.

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